
«TORNA ALLA MENTE FOTO DEL BIMBO EBREO DAVANTI AI NAZISTI»- Famiglia Cristiana, respingendo le accuse di «cattocomunismo» lanciate da esponenti del centrodestra, critica le misure varate dal governo in tema di sicurezza, soprattutto «la sciocca e inutile trovata di rilevare le impronte digitali ai bambini rom» e ricorda come in Europa sia tornata alla mente, «come un simbolo», la foto del bimbo ebreo nel ghetto di Varsavia con le mani alzate davanti ai nazisti delle famigerate Ss. «Per questo il Parlamento di Strasburgo e il Consiglio europeo hanno protestato. Esprit ha scritto che gli italiani sono incredibilmente duri contro i romeni e gli zingari. Sarà incredibile, ma è vero. Speriamo - conclude Famiglia Cristiana - che non si riveli mai vero il suo sospetto che stia rinascendo da noi sotto altre forme il fascismo»
«CRITICHIAMO QUANDO CI SEMBRA GIUSTO» - «Siamo stati, siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi eticamente irrinunciabili: divorzio, aborto, procreazione assistita, eutanasia, "dico", diritti della famiglia; abbiamo condannato l'inserimento dei radicali nelle liste del Pd. E ora basta», si legge nell'editoriale sul numero in edicola questa settimana. «Non siamo mai cambiati - aggiunge del Colle - nel modo di affrontare le realtà del mondo con spirito di cristiani. Eppure, di tanto in tanto arrivano lettere: siete cattocomunisti. Perchè? Perchè critichiamo l'attuale Governo, come abbiamo fatto con tutti i Governi, anche democristiani, quando ci sembrava giusto e cristiano farlo».
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