lunedì 21 luglio 2008

22 Luglio: Giornata mondiale di boicottaggio della Coca-Cola


Dal 1994 ad oggi in Colombia sono stati assassinati 8 sindacalisti
che lottavano per la dignità dei lavoratori della Coca-Cola

Nel 2003 il sindacato SINALTRAINAL ha lanciato
la campagna internazionale di boicottaggio della Coca-Cola

Nel 2004 il Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre ha proclamato
il 22 Luglio Giornata Mondiale del Boicottaggio della Coca-Cola

Nel 2006 il Forum Sociale Europeo di Atene ha rilanciato questa iniziativa globale del Movimento

Da parte sua la Coca-Cola continua a rispondere alla campagna mondiale
con il silenzio o con truffe mass-mediatiche

In Italia ad esempio prima si è impegnata a consentire entro Marzo 2006 una Commissione
d'inchiesta indipendente al fine di sedare le proteste nel corso delle Olimpiadi
e poi non ha mantenuto l'impegno


Partecipa anche tu alla costruzione delle iniziative di boicottaggio in Italia

In solidarietà con il sindacato colombiano SINALTRAINAL
che ogni giorno lotta per la sopravvivenza

Al fianco dei contadini indiani
che ogni giorno lottano per l'acqua

Manifesta, contesta, protesta

Boicotta Coca-Cola
Il giusto dell'ingiustizia sociale

sabato 19 luglio 2008

Paolo Borsellino: 16 anni dopo


Non c’è modo migliore di ricordare Paolo Borsellino, nel giorno del 16° anniversario della strage di via D’Amelio, per quello che è stato: un eroe, che ha consapevolmente sacrificato se stesso per combattere la mafia, il male peggiori della storia della Sicilia e del nostro Paese. Paolo Borsellino è stato un eroe. Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, gli uomini della scorta dedicati a garantire sicurezza del giudice Paolo Borsellino sono degli eroi. Giovanni Falcone è stato un eroe. Gli uomini della sua scorta sono stati degli eroi. Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è stato un eroe. Pio La Torre è stato un eroe. Peppino Impastato è stato un eroe. Tutte le persone che hanno perso la vita combattendo la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta sono stati degli eroi. Le persone ancora in vita che ogni giorno combattono, denunciano, resistono contro la criminalità organizzata sono degli eroi. Questi, e non altri, sono gli eroi della nostra epoca. Gli esempi da seguire per ambire alla sconfitta definitiva della criminalità, della prepotenza, della vigliaccheria che tarpano le ali allo sviluppo e alla legalità nel nostro Paese. Era un pomeriggio afoso, quello del 19 luglio 1992. Una domenica pomeriggio come tanti in una Palermo semideserta. La gente affollava le spiagge di Mondello e del litorale. Era il pomeriggio in cui la mafia aveva deciso di colpire, di scrivere un’altra pagina nera della storia d’Italia. L’opinione pubblica era ancora scossa dal tragico omicidio del giudice Giovanni Falcone, della moglie e degli uomini della scorta. Poco meno di due mesi dopo Capaci era giunto il momento di eliminare l’altro giudice simbolo della lotta a cosa nostra: Paolo Borsellino, amico e collega di Falcone. Una Fiat Panda celeste imbottita di tritolo, e non una Fiat 126 come erroneamente dichiarò la stampa, esplose in Via d'Amelio, strada in cui viveva la madre di Borsellino, dalla quale quella domenica il giudice si era recato in visita.. Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo. La bomba venne radiocomandata a distanza ma ancora oggi non si è fatta chiarezza su come venne organizzata la strage, nonostante il giudice sapesse di un carico di esplosivi arrivato a Palermo appositamente per lui. C'è, inoltre, un particolare più inquietante di tutti gli altri: l'agendina rossa di Borsellino non venne ritrovata, probabilmente sottratta da qualche investigatore giunto tra i primi sul posto. Oggi, a 16 anni di distanza, è ancora - sempre - il momento del ricordo. Ricordare Paolo Borsellino vuole dire fare tesoro del suo esempio come patrimonio collettivo, vuole dire ripartire da lì per inasprire ed intensificare la lotta contro ogni tipo di mafia, vuol dire riprendersi la libertà vera, di cui questo Paese ha disperato bisogno. Abbiamo scelto due frasi, pronunciate proprio dal magistrato siciliano, che meglio di tante altre sintetizzano ciò per cui egli lottava e ciò che noi proveremo a portare sempre nel cuore. “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. “Io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione, o financo vorrei dire dalla certezza, che tutto questo può costarci caro”. Con queste parole Paolo Borsellino concluse l’ultima intervista rilasciata al settimanale di approfondimento del Tg5, “Terra”. Era il 29 giugno 1992, venti giorni prima la strage di via D’Amelio. Veltroni: "Sue eredità è l'unico vero cammino che Italia possa seguire" “Il 19 luglio è per l'Italia un giorno triste nel quale si ha il dovere di ricordare con onore e gratitudine un uomo che ha incarnato con coraggio e spirito di sacrifico l'essenza vera di uomo dello Stato. La piena e completa condivisione dei valori che persone come Paolo Borsellino, e con lui Giovanni Falcone, ci hanno lasciato in eredità rappresenta l'unico vero cammino attraverso il quale il nostro Paese può trovare la forza e la capacità per sconfiggere una volta per tutte la mafia criminale e le sue ramificazioni. Ai familiari di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina va l'abbraccio commosso di tutto il Partito Democratico”. Lo ha affermato il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni, che in mattinata ha anche telefonato questa mattina al direttore di TeleJato Pino Maniaci, vittima di intimidazioni, per ribadirgli la sua personale solidarietà e quella di tutto il Partito democratico. E' quanto comunica l'ufficio stampa del Partito democratico. Durante il colloquio Veltroni ha confermato a Maniaci “l'impegno assoluto e primario del PD a difesa della legalità e contro ogni forma di mafia”. Napolitano: "Magistrato esemplare, dolore e sgomento restano vivi nella memoria di tutti" "Nel sedicesimo anniversario del barbaro agguato di via D'Amelio a Palermo, che il 19 luglio 1992 spense la vita di suo marito e dei giovani agenti - Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina - dedicatisi alla sua sicurezza, desidero far giungere a lei, gentile signora e - suo tramite - a tutti i familiari dei caduti di quel giorno il mio pensiero commosso e partecipe. Rinnovare anno dopo anno il ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta costituisce il doveroso riconoscimento che il Paese tributa al dramma da voi vissuto e al coraggio con il quale avete saputo affrontarlo nei lunghi anni trascorsi. Il dolore e lo sgomento per la strage di via D'Amelio restano vivi nella memoria di tutti. La inaudita violenza con cui si colpì un magistrato esemplare, costantemente impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata, suscitò nel Paese - già segnato dal barbaro attentato di Capaci - una condivisa stagione di lotta contro la brutale spirale mafiosa. Ricordare tutti coloro che hanno pagato con il sacrificio della vita i servigi resi alle istituzioni contribuisce in modo determinante a diffondere la cultura della legalità contro ogni forma di violenza e sopraffazione. Le iniziative e la mobilitazione delle forze sane della società, e in particolar modo delle generazioni più giovani testimoniano la funzione rigeneratrice dell'esempio e dell'eredità morale che Paolo Borsellino ci ha lasciato. Con commosso ricordo sono vicino a Lei, gentile signora, ai suoi figli e ai familiari degli agenti caduti e, con questo spirito, le rinnovo i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani”. E’ questo il testo della lettera che il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano ha inviato alla vedova di Paolo Borsellino, Agnese.

TLC: SMS ITALIA PIU'CARI D'EUROPA, QUASI 5 VOLTE PREZZO DANESE


Mandare un Sms in Italia da un telefonino con carta pre-pagata costa quasi cinque volte quanto si spende in Danimarca e poco meno del doppio della media europea. L'Italia, regno dei cellulari con una sim e mezzo per abitante, è infatti il Paese europeo dove mandare i messaggini costa di più, con una media di circa 13 centesimi l'uno contro i 7,5 della media europea e i 3 della Danimarca. A rilevarlo è uno studio dell'Arcep, l'Autorità francese per le tlc, che ha diffuso un confronto tariffario internazionale su 16 Paesi. La ricerca diffusa dall'Arcep, e realizzata dall'istituto di ricerca Mobile Communications Europe, propone un confronto tra i prezzi minimi applicati nei vari Paesi attraverso la messa punto di specifici panieri di consumo, adottati sia nel caso di carte pre-pagate che di abbonamento. In caso di carta pre-pagata (stando all'ultima Relazione annuale dell'Autorita' per le tlc presentata la scorsa settimana, gli italiani hanno circa 80 milioni di sim, contro i 9,5 milioni di abbonamenti) l'Italia svetta come Paese piu' caro sia nella classifica del paniere di consumo piu' consistente (12 centesimi per ogni Sms ) che in quello piu' leggero (circa 13 centesimi). Nel primo caso l'Italia condivide il primato con il Belgio, seguiti da Spagna, Portogallo e Francia con 10 centesimi, mentre la media europea e' tra 7 e 8 centesimi. In caso di consumo piu' basso, invece, appaiato all'Italia troviamo il Regno Unito, con quattro Paesi a 10 centesimi e la media a poco meno di 8. Al polo opposto, e quindi nella posizione piu' virtuosa, si trova invece la Danimarca, con circa 3 centesimi in entrambi i panieri. Guardando invece agli abbonamenti (pari pero' solo all'11% del totale), l'Italia risulta la piu' economica nel paniere a consumo alto, dove il Paese piu' caro e' il Regno Unito (circa 13 centesimi), seguito da Grecia e Germania, e dove la media e' a 8 centesimi. In caso di paniere di consumi leggero, invece, l'Italia sale molte posizioni e si piazza al quarto posto tra le piu' care con circa 13 centesimi: la classifica in questo caso e' guidata dalla Germania (addirittura quasi 20 centesimi), seguita dal Belgio e dal Regno Unito, mentre la media e' fissata a poco meno di 10 centesimi. Gli Sms , insomma, per le compagnie telefoniche continuano a essere una vera e propria gallina dalle uova d'oro: stando alla Relazione dell'Autorita', infatti, i ricavi degli Sms nel 2007 hanno raggiunto quota 2,49 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 2,51 dell'anno precedente. Nel frattempo, pero', sono cresciuti da 1,39 a 1,61 miliardi i ricavi degli Mms. Senza contare che, quando si e' all'estero, i costi di roaming si fanno sentire forse piu' che per le telefonate: per questo la Commissione europea nei giorni scorsi ha deciso di imporre un tetto al costo di roaming, imponendo a partire da ottobre un regolamento simile a quello gia' adottato per le chiamate effettuate e ricevute al di fuori dei confini nazionali.

Sono prigioniera di un mondo parallelo al mio...

sono prigioniera di un mondo parallelo al mio ….
Dobbiamo diventare tutti noi ,il cambiamento che desideriamo vedere ….
Non ha senso se no, io sono stanca di farmi trattare come 1 seme sono stanca di vivere cosi non riesco piu’, troppo peso per le mie gambe… …. Troppa rabbia per me …. Toppe ingiustizie … nessuna regolata .. non riesco a vedere 1 cosa bella. i mie occhi vedono solamente tristezza ,fame, poverta’ …. Nello stesso tempo vedo troppo ,. si troppo per i mie occhi!!!! Lussuria, ignoranza. denaro sprecato… vedo gesti che per i mie occhi sono veleno… vedo ragazzi che crescono in una societa ingiusta , sporca .
Allora tutto il resto della societa’ … si quello e attratto da immagini che non ti trasmettono nulla e attratto dalla tv ,quella non ci sono parole per descriverla …
Soldi sporchi proposte scandalose .. immagini assurde vengono proposte …se hai denaro sporco sei qualcuno….!! se no? Be e normale cosa conti senza denaro sporco non sei nessuno per loro non puoi arrivare mai hai loro livelli
Senza essere finita almeno in un letto di qualche ricco che non capisce un cazzo e si spaccia per una agente di lavoro .. o qualche manager e si diverte tanto ad ingannare ragazze ingenue o magari che ci stanno al loro gioco …ragazze che la maggior parte vuole andare a finire nel mondo piu’ sporco che possa esistere nel mondo piu ignorante e stupido che c e, la tv !!!! sono tutte ansiose tutte felici perche devono andare mostrare le loro grazie in tv … che devono sgambettare … si pero io non faccio nulla e sono qui a dannarmi per cio’ , sono qui a far qualcosa e mentre loro che per una minima parola CORROTTA come tutti del resto, si , perche li non c e una persona pulita… guadagnano 300 euro … e quindi ti viene da fare 1 bella rivoluzione ti viene da chiudere tutto mediaset , rai, . tutti un bel riposo … un bel blackout e basta sentire tutte queste cazzate , basta vedere tutti questi programmini
stupidi senza un nesso logico .uno che non conta nulla mi dicie tu puoi restare… tu sei troppo brutta no…tu mi attrai resta…mi viene da ridere parlare di queste cose, ,…ma nn lo so ….. svegliaaaaaaa gente ….facciamoci sentire facciamoli chiudere e riaprire dopo che tutto e stato rivoluzionato lasciare solo le cose importanti, e basta lasciare mangiare tutti …. Tutte persone che non si meritano nulla veramente di queste denaro, stupidi … senza che hanno lottato nella vita senza nulla….. ma riflettiamoci ….. capire che se tutti voi non avendo nulla che fare vedete il pomeriggio o la sera o quando sia questi programmino stupidi …. Ci pensate che con tutte queste persone quindi si parla di odiens … loro vivono per l odiens piu ce odiens e piu soldi ci sono piu odiens e piu sponsor … tutto qui …

Questa e una mia piccola protesta per cercare di far svegliare la gente anche se nn mi daranno molto conto oppure chissa puo’ essere anche al contrario nulla deve escludere l altra , io almeno ci provo e ci provero’ sempre e per sempre e lottero’ sinuando avro’ le forze
Da una piccola finestra sul mondo scritto da Ginevra cicatello… fatela girare e’ importante veramente … dobbiamo essere 1 forza vi ringrazio

lunedì 14 luglio 2008

Gelmini: "Voto in condotta valga per la promozione"

ROMA - Il voto in condotta degli studenti potrebbe presto avere un ruolo determinante per la promozione. E' quanto sostiene il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. "E' incomprensibile - afferma il ministro - che non si valuti in alcun modo il comportamento dei ragazzi poiché anche la condotta ha la sua valenza ed il rispetto delle regole deve avere la giusta considerazione". Gli studenti sono già sul piede di guerra per questo ennesimo ritorno al passato e la Rete degli Studenti sponsorizza il sondaggio su www.repubblica.it per dire no al ritorno del voto in condotta valevole per la promozione.

La Gelmini punta al rigore e al rilancio dell'Invalsi, l'organo di valutazione nelle scuole. "Ho in mente - sottolinea - un progetto importante che presenterò nelle prossime settimane e che metta al centro il merito".

E per arginare il problema del turn-over dei docenti la Gelmini propone "incentivi per gli insegnanti che garantiscono la permanenza per un ciclo scolastico in una scuola". Per migliorare la formazione è necessario tornare a investire sui docenti e rivedere il sistema di reclutamento. L'insegnante dovrà essere valutato in base alla disponibilità a garantire la continuità, alla formazione permanente e al grado di apprendimento dei ragazzi.

Commentando ancora l'indagine di Bankitalia su docenti e scuola italiana, il ministro ha poi aggiunto:"Non penso che sia tanto un problema di anzianità, quanto di motivazioni: si è persa la percezione del ruolo dell'insegnante, della centralità della funzione educativa nella società".

Infine la Gelmini punta il dito sull'Università e sull'assetto del tre più due: "Il tempo ha dimostrato che non funziona. Molti sostengono che non è modificabile, ho fatto un approfondimento normativo e non è così".
Inoltre il decre
to fiscale varato dal Governo prevede grandi tagli di fondi e personale per la scuola. Ecco il vero volto delle politiche sull’istruzione: niente merito e niente qualità, la scuola, ancora una volta, è un capitolo da cui recuperare fondi per girarli su altre priorità. E a rimediarci è il nostro diritto al futuro…

La nostra preoccupazione è forte, ma non quanto la nostra contrarietà per le scelte che questo Governo sta cominciando a prendere rispetto alle priorità e alle emergenze.

Dopo tanti annunci sul merito e sulla qualità dell’istruzione, dopo tanta retorica sull’emergenza educativa, non abbiamo nemmeno dovuto aspettare la finanziaria per trovarci di fronte a enormi tagli ai fondi per la scuola, l’università e la ricerca.

E’ bastato infatti il decreto fiscale del 18 giugno per mettere fine alle nostre speranze rispetto all’investimento in qualità della scuola e diritto allo studio.

Ecco i principali punti contenuti nel decreto fiscale in materia di scuola:

- Tagli agli organici dei docenti: 100.000 posti in meno entro il 2011

- Precarizzazione del lavoro docente e fine delle speranze per i 300.000 precari in attesa di immissione in ruolo, con grave danno alla didattica

- Tagli agli organici del personale ATA: 43.000 posti in meno entro il 2011

- Taglio delle sperimentazioni, delle attività laboratoriali, delle ore di indirizzo per tecnici e professionali

- Sparizione del tempo pieno alle elementari, riorganizzazione didattica per le scuole primarie (forse un ritorno al maestro unico?)

- Tagli ai centri di educazione per gli adulti, ai corsi serali, fine del tentativo di dotare l’Italia di un sistema di apprendimento permanente.

Il risultato di queste misure dovrebbe portare a recuperare dalla scuola, solo per il 2009, 456 milioni di euro…Se ciò accadrà ci troveremo con le scuole in difficoltà ad aprire la mattina, a provvedere alla fornitura e alla pulizia dei locali, con professori più stressati e più precari.

L’unica misura almeno apparentemente volta a sostenere il diritto allo studio riguarda gli e-book, i libri di testo elettronici, che tutte le scuole dovrebbero adottare entro tre anni. Un’ipocrisia fatta e finita, in un Paese come il nostro in cui difficilmente le fasce deboli hanno accesso a un PC e in cui il rapporto studenti/ pc nelle scuole è fra i più bassi d’Europa. Si occupasse il Ministro Gelmini, invece, di far rispettare i tetti di spesa per la dotazione libraria!

Non possiamo comprendere il senso di questo provvedimento che appare difficilmente realizzabile in un contesto di partenza in cui alle scuole mancano risorse finanziarie e umane per rispondere ai propri compiti, in cui il diritto allo studio è già negato ogni giorno in Regioni nelle quali non abbiamo a disposizione una sola borsa di studio per i meno abbienti.

Non possiamo accettare questa scelta, perché ad essere compromesso è il nostro diritto allo studio, il nostro stesso diritto ad un futuro.


Quest'analisi sulla scuola del ministro Gelmini, mi fa molta paura sotto ogni punto di vista perchè sembra di far tornare indietro la scuola anche se l'idea di valutare gli insegnanti stuzzica per migliorare ma non parla di una legge quadro nazionale per il diritto allo studio oppure di abrogazione di "Buoni - Scuola" e fine dei finanziamenti diretti e indiretti alle scuole private.