venerdì 12 settembre 2008

Attivazione Nuovo Blog.

Da oggi sono in linea al seguente indirizzo: www.antoninolandro.it. Ringrazio tutti i lettori che sono arrivati fino ad adessso, l'attivazione del nuovo sito permetterà di avere servizi migliori per tutti.


martedì 9 settembre 2008

Ancora morti sul lavoro: due vittime a Cosenza e a Modena.


Un muratore di 55 anni, Franco Marazzi, è morto sul lavoro martedì mattina nel centro di Modena, in via Ganaceto. L'uomo, intorno alle 8, è rimasto schiacciato sotto un pallet carico di rotoli di catrame.

Secondo ai primi accertamenti il pianale, che era tenuto sospeso da una gru, è precipitato da un'altezza di circa trenta metri sul marciapiede che Marazzi stava percorrendo all'esterno del cantiere edile.

L'uomo è morto sul colpo. Inutili i soccorsi del 118; oltre alla polizia, sono intervenuti i tecnici della Medicina del Lavoro. Il muratore, nato a Mirandola, risiedeva a Medolla, sempre nel modenese. La ditta per cui lavorava sta realizzando in via Ganaceto il restauro di Palazzo Campori.

La dinamica dell'incidente «mette in evidenza come, con ogni probabilità, non siano state effettuate le procedure per la valutazione dei rischi connessi all'attività in corso» a palazzo Campori. Lo sostengono Cgil- Cisl-Uil modenesi, secondo cui «le norme di prevenzione prevedono che l'area di carico debba essere delimitata, per rendere impossibile che qualcuno accidentalmente si trovi sotto carichi sospesi».

I sindacati chiedono nuovamente una «rigorosa applicazione» dei piani di sicurezza e di perseguire «con determinazione una strada che da un lato renda sempre più precisa e rigorosa l' applicazione delle norme, e dall'altra la ricomposizione del ciclo produttivo con il contenimento di una distorta proliferazione dei subappalti».

E un altro incidente è avvenuto a Rende, in provincia di Cosenza. Un operaio, del quale non sono state ancora rese note le generalità, è morto mentre stava lavorando alla realizzazione di un tratto di fognatura in un cantiere edile nella zona industriale della città. L'uomo è stato travolto per cause che sono in corso di accertamento dall'improvviso cedimento del terreno.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno recuperato il cadavere. Ai sanitari del servizio di emergenza 118, giunti sul posto, non è rimasto che accertare il decesso dell'uomo.

Scuola: OCSE rende bugiarda la Gelmini, la scuola elementare è di qualità non lo sono superiori ed università.


Per fortuna che c'è l'Ocse. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo sbugiarda il maestro unico della Gelmini. La scuola elementare italiana è una delle migliori al mondo, sostiene il rapporto che rapporta i paesi del mondo. Il problema? Non la disciplina, ma i bassi stipendi degli insegnanti.

L'Italia investe più della media Ocse negli alunni delle elementari ma perde poi terreno a livello di studi secondari e finisce nelle retrovie per le spese in licei e università. Alla boa dei 15 anni, gli studenti italiani si ritrovano così svantaggiati rispetto ai pari-età Ocse soprattutto nelle materie scientifiche e il loro rendimento misurato dall'indice P.i.s.a. È nettamente inferiore alle media ocse a 475 punti contro i 500 della media e i 563 dei primi della classe, i finlandesi. Sono queste alcune delle conclusioni del rapporto sulla scuola pubblicato a Parigi dall'Ocse.

Secondo i dati dell'organizzazione di Parigi, l'Italia spende 6.835 dollari per ogni suo alunno del ciclo primario contro una media Ocse di 6.252 dollari. A livello secondario il vantaggio tuttavia è già annullato con una spesa per studente pari a 7.648 dollari e una media Ocse di 7.804 dollari. Ma è al terzo gradino della scala educativa, che si produce il gap: a fronte di una media Ocse di 11.512 dollari, in Italia la spesa si assesta a 8.026 dollari. Un dato questo che tuttavia deve tener conto dell'anomalia Stati Uniti dove i prezzi delle università superano ampiamente i 20.000 dollari l'anno facendo dunque salire la media Ocse. In Italia, nota l'Ocse, i prezzi sono invece calmierati dal fatto che gli stanziamenti statali a favore delle università crescono solo modestamente e al tempo stesso gli atenei pubblici non possono aumentare oltre una certa soglia le rette che fanno pagare agli studenti. Un duplice trend che rischia di risultare in uno scadimento di lungo periodo dell'istruzione universitaria. Le cifre, prosegue l'Ocse, possono inoltre essere lette in diverse maniere. L'Italia infatti spende cumulativamente per ogni suo studente tra i 6 e i 15 anni 70.126 dollari, oltre 2mila in più della media Ocse di 67.895 dollari ma se si guarda all'incidenza delle spese in istruzione rispetto al pil, l'italia appare in netto ritardo. Mentre la media delle principali economie mondiali investe il 5,8% del pil nel proprio sistema scolastico, in italia questa percentuale scende al 4,7%. E ancora: se tra il 1995 e il 2005 gli investimenti nella scuola nell'Ocse sono aumentati del 41%, in Italia l'incremento è rimasto contenuto al 12%.

A livello di stipendi pagati agli insegnanti, l'Italia offre remunerazioni relativamente basse al suo corpo docente. Lo stipendio di un maestro di scuola elementare con 15 anni di esperienza si assesta attorno ai 29.287 dollari, in sesta posizione nella classifica Ocse ma con un trend che preoccupa: gli stipendi infatti crescono ogni anno meno della media Ocse. Se tra il 1996 e il 2006 gli stipendi in Italia sono cresciuti dell'11%, nei paesi Ocse l'incremento medio è stato del 15%.

A sorpresa i docenti e gli istituti scolastici sembrano invece godere della fiducia dei genitori. Secondo le indagini Ocse, infatti, l'80% dei genitori degli studenti di 15 anni sono convinti che gli standard degli istituti seguiti dai figli siano buoni o molto buoni contro una media Ocse del 77%. Per quanto riguarda la formazione degli adulti, la percentuale di italiani di età compresa tra i 25 e i 34 che persegue o hanno completato studi terziari rimane ampiamente al di sotto della media euro: 17% contro il 33% Ocse. L'introduzione della laurea breve ha permesso all'Italia di raddoppiare la percentuale di quanto finiscono gli studi universitari, dal 19% al 39% contro una media Ocse del 37% ma l'Italia rimane indietro negli studi più brevi per la qualificazione professionale al lavoro.L'Italia inoltre continua ad avere il maggior numero di studenti che non terminano gli studi universitari: in Italia arriva alla laurea solo il 45% degli iscritti al primo anno contro una media Ocse del 69%. L'università italiana infine rimane una destinazione secondaria per gli studenti internazionali. Nel 2006, su un totale di 2,9 milioni di studenti stranieri che hanno scelto di trascorrere un anno di formazione all'estero, solo il 2% ha deciso di venire in Italia. A paragone il 20% è andato negli usa, il 9% in Germania e l'8% in Francia.

venerdì 5 settembre 2008

PD - Un partito aperto


Pubblico un intervento che mi è stato inviato da Emanuele Gentile su come egli vede la struttura partitica del PD.

Il momento è veramente "topico" per il Partito Democratico. O il PD riesce a costruirsi in modo aperto dialogando con il territorio di cui è espressione. O si trasformerà nel solito partito capace di porre in essere azioni di mera sopravvivenza. In sintesi, l'obiettivo strategico è quello di essere protagonista del'agenda politica del territorio.
In questi ultimi mesi ho ragionato su che modello di partito debba assumere il PD a livello locale. Ho reso partecipate di queste idee parecchie persone a tutti i livelli. Tale fitta corrispondenza mi permette di ipotizzare un soggetto politico così "costruito":

A) Il carattere della cittadinanza politica in seno al partito deve essere basato sul principio della partecipazione attiva e non della classica adesione;

B) La tessera deve attestare la partecipazione alle attività del partito e deve essere collegata all’iscrizione presso l’ufficio elettorale del partito. Questo organismo gestisce l'insieme delle dinamiche elettorali. Il tesseramento può essere di due tipi:

1. Tesseramento attivo;

2. Tesseramento indipendente (per rendere realmente aperto il partito alla cittadinanza).

C) Non deve esistere alcun coordinamento cittadino, ma semplicemente un’assemblea cittadina a cui possono partecipare anche cittadini che si siano tesserati come indipendenti;

D) Chi riveste cariche istituzionali (consigliere comunale, assessore o sindaco) non può partecipare all’attività di partito. Chi ha cariche istituzionali deve destinare tutto il suo tempo per esercitare appieno e con coscienza il proprio mandato istituzionale;

E) Lo strumento delle primarie deve diventare lo strumento principale della dialettica interna al partito;

F) All’inizio di ogni anno ci sarà l’aggiornamento delle liste elettorali che possono prevedere, come ho già detto innanzi, la presenza di indipendenti. Quelli che si iscrivono alle liste elettorali possono partecipare all’elettorato attivo e passivo in relazione alle primarie. Chi si vuole candidare alle cariche interne ed esterne del partito dovrà semplicemente avanzare la propria candidatura senza dover raccogliere le firme per presentare la sua candidatura. Infatti, il rischio sarebbe di creare un rapporto di affiliazione personalistica fra chi raccoglie le firme per presentarsi alle primarie e chi firma per appoggiare la candidatura alle primarie. Ricreando di fatto il meccanismo delle correnti che devono essere del tutto abolite e escluse;

G) Il coordinatore cittadino sarà coadiuvato dall’assemblea cittadina;

H) L’assemblea cittadina può decidere di costituire gruppi tematici in base alla situazione operativa del partito e alla realtà cittadina;

I) La sezione sarà aperta alle necessità della città in base del principio della partecipazione attiva;
J) Uniche cariche ammesse, oltre a quella del coordinatore cittadino, saranno quelle di responsabile dell’ufficio elettorale cittadino e del tesoriere. Anche qui sarà utilizzato il metodo delle primarie, mentre la loro elezione sarà concomitante a quella del coordinatore cittadino.
Un modello di partito che ha queste caratteristiche può essere realmente "utile" al rilancio di una politica intesa come funzionalità aperta in quanto:
Punto primo - Evita il controllo delle tessere. Controllo che azzera una reale dialettica interna al partito;
Punto secondo - Impedisce la sedimentazione di oligarchie interne le quali hanno come obiettivo finale la mera sopravvivenza;
Punto terzo - Non consente che le decisioni siano prese da poche persone, interessate a realizzare un interesse privato nelle medesime;
Punto quarto - Realizza un controllo diffuso sull’operatività del partito. Ciò motiva tutti gli aderenti ad essere parte attiva e a meglio radicarlo sul territorio.
Può darsi che un modello di partito così delineato sia irrealizzabile, ma il PD non era nato per innovare profondamente la politica e le sue dinamiche. E' venuto il momento di applicare quanto pensato sulla carta. Il PD non può più essere imbrigliato nei riti bizantini della solita politica.
Emanuele Gentile

Tra tubi, dibattiti politici e opere pubbliche: ecco il consiglio comunale di Lentini dopo le ferie estive.


LENTINI - Primo consiglio comunale dopo le ferie estive per la Città di Lentini, c'è un nuovo consigliere comunale nella persona del giovane Saverio Bosco a sostituire il dimissionario Pippo Innoccenti. Subito dopo il giuramento di Bosco, prende la parola il consigliere Mazzili che esplicita la grave situazione dell'acquedotto di Lentini, soprattutto da un punto di vista tecnico in quanto responsabile del servizio Igiene Alimenti dell'ASL di Lentini. Il "debuttante" della serata prende la parola ringraziando chi l'ha aiutato nella sua elezione e chi nella sua non elezione di due anni fa. Per l'aiuto vero ha ringraziato particolarmente il gruppo della Sinistra Giovanile e l'ex consigliere Innoccenti, si è dimostrato molto disponibile nei confronti di tutti e si è dichiarato il rappresentante dei giovani nel massimo consesso civico lentinese chiedendo una ripartenza dell'attività amministrativa e consiliare attraverso il rinnovamento di idee. Le commissioni a lui assegnatoli sono la quarta (cultura, sport e problemi della gioventù) e la sesta (artigianato, lavoro ed economia). Altri interventi sono continuati parlando dei tubi dell'acquedotto leontino, con botta e risposta di giunta e consiglieri. Alla fine la deduzione del presidente Di Mari è che a Lentini non si capisce un tubo. A parte le battute per animare gli animi, alcuni consiglieri hanno richiesto di modificare l'ordine dei punti all'ordine del giorno, iniziando col dibattito politico-amministrativo, il consigliere Crisci debutta chiedendo chiarezza su alcune cose come la posizione del presidente del consiglio Di Mari e cercando di portare una giunta nuova puntando sulla qualità e non sui numeri in consiglio comunale, le larghe intese ci sono state in questo consiglio comunale come per l'approvazione del bilancio di previsione 2008. Il Sindaco si è difeso cercando il dialogo con tutte le forze in consiglio comunale per dare un futuro roseo alla città di Lentini. Pare che alla fine il clima sia apparso più sereno rispetto ad altre volte nella sala consiliare di Via Galliano. Infine è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche con una piccola modifica per miglioramenti in Via Etnea, anche questo approvato all'unanimità. Forse per l'amministrazione comunale e la città di Lentini sta davvero finendo l'estate e quindi si raffresca un po' il clima...vedremo in autunno...

giovedì 4 settembre 2008

Sondaggio concluso. Commentiamo i risultati col sindaco Mangiameli.


LENTINI - Si è chiuso il nostro sondaggio sulla valutazione della cittadinanza sull'esperienza amministrativa del Sindaco Mangiameli. Ecco i risultati:
  • SI: 42%
  • Si col Centro-Sinistra: 16%
  • Si con l'UDC: 11%
  • NO: 31%
Commentiamo questi risultati direttamente col Sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli. C'è stato un netto 42% dei voti che ha votato un SI a suo favore a prescindere dallo schieramento politico, un 16% vuole che lei continui la sua esperienza solo col centro-sinistra e un misero 11% preferisce che continui a fare il Sindaco di Lentini con l'UDC. Solo il 31% dei votanti vorrebbe tornare a votare e che Alfio Mangiameli non faccia più il sindaco di Lentini. Singnor Sindaco, come commenta questi risultati? Questi dati sono chiari, quasi il 70% vuole che continui l'attività amministrative, i cittadini conoscono questi due anni. Ci sono state vicende giudiziarie, amministrative e politiche. C'è chi dice negative e chi positive, ma con umiltà abbiamo lavorato dando strumenti adatti alla città garantendo ordinaria amministrazione con un po' di deficit di amministrazione straordinaria per via di alcune vicende giudiziarie. Finite le ferie estive, dobbiamo migliorare lo sviluppo economico creando occupazione. Non sono cose che nascono da un momento all'altro, ma bisogna programmare. Fra tre anni i cittadini valuteranno.
Estate di Comunicati Stampa del suo e di altri partiti: che chi chiede azzeramento della giunta, chi rimpasti, chi azzeramenti del programma. Lei come provedderà a questo? L'On. Bonomo che parla di azzeramento del programma, non conosce come si amministra. Il suo ruolo è quello di aiutare le amministrazioni della provincia di Siracusa, in quanto Deputato all'ARS. I Comunicati non aiutano nè lui, nè me. I problemi del Partito si risolvono all'interno delle segreterie di Partito, egli contrasta l'attività amministrativa di un componente del suo partito.
Si è parlato di azzeramento della giunta. Ci sarà? Assolutamente no, ci sarà un rimpasto perchè la giunta si azzera quando fallisce un progetto amministrativo e il fallimento non c'è stato, anzi si sono raggiunti obiettivi inaspettati.
Qualche mese fa si allargava all'UDC, adesso si allarga a qualche altro partito del centro-destra? C'è stato un confronto con gli altri partiti ma manterremo l'alleanza PD-SDI-UDC perchè l'UDC ci ha sempre sostenuto in consiglio comunale e in giunta.
Obiettivi a breve termine dell'amministrazione Mangiameli? Progetto esecutivo di restituzione alla città dell'ex Lavatoio, collaudo dell'ex Pescheria, consegna dell'Arena S. Croce e l'ex AIAS sarà la sede della Consulta Giovanile e della Fondazione Pisano.

mercoledì 3 settembre 2008

Il pagellone del calcio-mercato di Serie A


Si è conclusa questa sessione estiva di calciomercato con un giorno di ritardo rispetto alla prima giornata di campionato. Pubblicheremo adesso un mio pagellone con un voto al mercato di ogni squadra della massima serie italiana. Che nessuno si offenda!! Adesso bando alle chiacchere e commenteremo il mercato di ogni squadra.

Atalanta:
Acquista uno dei registi più pregiati del mercato (Cigarini), rientra Defendi e arriva Cerci dalla Roma visto il passaggio di Langella al Chievo. Grande mossa della società nel difendere la permanenza di Floccari, che in attacco è una garanzia. Qualche perplessità mia e dei tifosi bergamaschi sul ritorno di Vieri ci sta, mercato oculato per una squadra rodata merita poco più della sufficienza. Voto 6,5
Bologna: Per gli emiliani grandi investimenti per il ritorno in A, si mantengono i big, si cedono quelli che possono fare meglio in B e si punta sia sui giovani (Bernacci) e sull'usato sicuro (Di Vaio, Lanna e Volpi), ottimo acquisto sulla mediana è Mudingayi dalla Lazio e vista la vittoria sul Milan c'è da ben sperare. Voto 7
Cagliari: Cellino e la sua società hanno preferito investire su giocatori giovani e di prospettiva, su di tutti spiccano Astori, Marchetti e Lazzari. Per il resto si da fiducia al gruppo dei miracoli del girone di ritorno dello scorso anno. Ottima la scelta del prestito di Acquafresca dopo l'ottima annata. Voto: 6,5
Catania: Non smantella, acquista dei giocatori mirati e soprattutto uomini di fiducia di Zenga (Dica) e l'ottimo acquisto Pablo Ledesma. Fino ad ora il migliore acquisto sembra l'ex atalantino Paolucci. Voto: 6,5
Chievo: Ottimo l'acquisto fra i pali di Stefano Sorrentino, il mercato si chiude con tre rinforzi pesanti ossia Pinzi, Esposito e Langella in avanti. Acquistato anche Granoche ma rimarrà in prestito a Trieste. Voto: 6,5
Fiorentina: Della Valle e Corvino hanno dato una squadra di qualità e quantità a Prandelli per essere ancora più competitivo dello scorso anno. Tra tutti spiccano Gilardino, Almiron e Vargas. Voto: 9
Genoa: Ha venduto Konko e Borriello, ha preso tanti giovani ma anche Matteo Ferrari, molto conteso dal mercato italiano. L'arrivo di Foschi potrebbe già finire per incomprensioni con Gasperini, ma forse l'ingaggio di Jankovic e Milito potrebbe sanare la ferita: Voto: 7,5
Inter: Compreso Mourinho sono cinque gli acquisti neroazzurri, ma con una squadra così competitiva perchè spendere soldi inutilmente? Adesso a Mou e giocatori tocca solo una cosa. Vincere...tutto. Voto: 8

Juventus: Arriva Amauri, si cercava un regista ma è arrivato un incontrista come Poulsen. Ottima la fiducia data a giovani come Giovinco, De Ceglie e Marchisio. Voto: 7
Lazio: Arrivano Zarate in attacco e Brocchi a centrocampo. Prima di campionato dilagante e pare che le scelte di Lotito siano giuste, soprattutto per la prestazione di Zarate. Voto: 7 Lecce: Arrivano Castillo, Cacia e Caserta come acquisti big. L'intelaiatura della squadra c'è ma servirebbe qualcosa di più in difesa, visto il tris subito in casa del Toro. Voto: 6
Milan: Il Milan vive una campagna acquisti da spot pubblicitario. Personalmente (smentitemi se volete) non piace l'acquisto di Ronaldinho perchè al Milan non serviva un giocatore del ruolo del brasiliano ma ottimo il ritorno di Sheva, come l'arrivo di Senderos. Sbagliata la cessione di Massimo Oddo. Voto 6
Napoli: De Laurentis e Marino hanno dato solidità alla squadra di Reja con Russotto, Denis, Maggio e Rinaudo. Peccato per le incomprensioni di Domizzi. Voto: 7
Palermo: Squadra rivoluzionata con grandi cessioni e plusvalenze (cessioni per 60 milioni di euro) e grandi arrivi come Amelia, Liverani, Carrozzieri e Lanzafame, ma manca l'amalgama agli uomi di Colantuono. Voto: 6,5

Reggina: Corradi garantisce i goal ma non la garanzia di Nick Amoruso, Aronica non viene sostituito a dovere. Voto 5
Roma: Arrivano Baptista, Menez, Riise e Loria, ma Mancini ancora non è completamente rimpiazzato. Fino ad adesso l'ottimo modulo spallettiano manca di qualcosa. Voto: 6,5 Sampdoria: Riscatto di Cassano, Dessena, Bottinelli e Fornaroli: la classe del barese aggiunta a giovani talenti, ottima la politica di Marotta per una squadra che è riuscita a fermare l'Inter alla prima. Voto: 7
Siena: Nel pre-campionato Giampaolo lamentava qualcosa in attacco, alla fine è arrivato Cosmin Moti in difesa ma l'attacco stenta. Voto: 4,5
Torino: Giovani di qualità e ottimi veterani. Il vero colpo è Rolando Bianchi, ottima la scommessa Samuel e Dzemaili (scelte del ds Perdenzoli), ottime le plusvalenze di Grella e Comotto. Si doveva sfoltire cedendo qualche attaccante in esubero. Voto: 7,5

Udinese: Tissone, Sanchez e Domizzi danno certezze, bilancio sempre in attivo per le cessioni di Asamoah e Dossena. Ottima campagna acquisti. Voto: 7