lunedì 25 agosto 2008

Scontro sui prof del Sud, Gelmini frena ma non sul sud.


ROMA — Le scuole del Sud e la Gelmini. Ogni volta che il ministro tocca l'argomento è polemica. Ma lei insiste. L'ultima battuta: «Nel Sud alcuni istituti abbassano la qualità dell'istruzione », ha provocato una sollevazione anche tra le file della sua maggioranza.

«Non ho mai detto che gli insegnanti del Sud abbassano la qualità della scuola italiana. È un'idiozia. Esistono docenti bravi in Lombardia e in Sicilia — si difende la Gelmini —. Io mi riferivo alle scuole, non agli insegnanti, sono due cose diverse». La qualità dell'istruzione che intende il ministro è quella valutata dai test triennali Ocse Pisa (matematica, scienze, comprensione del testo), riservati a un campione di quindicenni dei Paesi sviluppati. Un vero incubo per i recenti inquilini di viale Trastevere, visto che finiamo più o meno agli ultimi posti. «Per colpa di alcune scuole del Sud e in misura minore anche al Nord», ricorda la Gelmini in ansia per l'approssimarsi della prossima sfida.

È nata così l'idea di corsi riservati ai professori delle scuole del meridione. Non per insegnare il mestiere di insegnante a chi lo sa fare, ma per trasformare i docenti in coacher nel gioco dei test a risposta multipla e migliorare così le prestazioni dei nostri ragazzi che in materia di quiz non brillano anche per mancanza di pratica. L'idea sarebbe quella di utilizzare gli eserciziari dell'Ocse Pisa. Ma la polemica è esplosa ugualmente.

Protesta la Sicilia. Per il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, alleato del Pdl «è assai grave che ci si esprima in questi termini "razzisti" parlando di uomini e donne del Sud. Non è necessario scomodare la storia o la letteratura per trovare, tra i meridionali, figure di straordinario rigore etico ed enorme valore morale e intellettuale ». Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dà ragione alla Gelmini: «Ci sono scuole eccellenti sia al Nord che al Sud e lo stesso vale per le pessime. Non mi sfugge, però, la realtà di una scuola al Sud che ha più difficoltà ». Per Maurizio Lupi (Pdl), «la sinistra strumentalizza le parole del ministro Gelmini, che da mesi sta lavorando per rendere funzionale un sistema palesemente inefficiente>>

Tutto il Pd attacca il ministro. «Le dichiarazioni che il ministro Gelmini si è affrettata a ritrattare con la formula di rito che si usa quando ci si accorge di averla fatta grossa, è preoccupante perché rivela le intenzioni reali di questo governo». A parlare è Maria Pia Garavaglia, senatrice del Pd e ministro ombra dell'Istruzione.
La scuola italiana ha numerosi problemi perchè non vengono investiti adeguati fondi e la politica per spot del Ministro Gelmini non da sicuramente frutti concreti. Per la scuola italiana ci vuole una Legge Quadro Nazionale per il diritto allo studio che garantisca aiuti ai bisognosi e ai meritevoli che non finanzi direttamente e indirettamente le scuole private eliminando anche una disparità che esiste tra le Regioni che sono in possesso di una Legge regionale adeguata (Toscana ed Emilia Romagna) e regioni che sono in possesso ma non sono adeguate (Veneto) e molte regioni che non ne hanno (Sicilia, Calabria, etc...).
Caro Ministro, sappiamo che lei è inesperiente e non è mai entrata in una scuola ma rifletta prima di parlare e dia i fondi necessari alle scuole italiane aumentando la qualità. Per ulteriori informazioni visitate il sito della Rete degli Studenti. http://www.retedeglistudenti.it

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